Hub15 http://www.hub15.it Tue, 20 Mar 2018 12:51:49 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.17 E la montagna partorì il topolino….anche il MATTM è “raccoglione” http://www.hub15.it/e-la-montagna-partori-il-topolino-anche-il-mattm-e-raccoglione/ http://www.hub15.it/e-la-montagna-partori-il-topolino-anche-il-mattm-e-raccoglione/#respond Sat, 09 Jul 2016 15:06:11 +0000 http://www.hub15.it/?p=15993 IO

Erano anni che chiunque avesse un minimo di dimestichezza con le problematiche della gestione dei rifiuti e, in particolare, con quelle della raccolta differenziata, andava dicendo ai quattro venti che era indispensabile emanare quel famoso decreto, previsto già dal “Decreto Ronchi”, per armonizzare a livello nazionale la metodologia di calcolo delle percentuali di raccolta differenziata. Uno strumento fondamentale, tra quelli rimasti nella penna del legislatore secondo per importanza solo a quell’altro decreto, ancor più imprescindibile ed urgente, che dovrebbe finalmente regolare l'”assimilazione”.

Regioni e Province, con il baldo supporto delle varie ARPA, negli anni si sono infatti adoperate per produrre proprie metodologie di calcolo, tutte ingegnose e rispettabili ma accomunate da un evidente vizio: quello di essere una diversa dall’altra (talvolta neppure di poco!), per cui poi la comparabilità diventa impresa titanica. Ricordo anni fa ad un convegno di ISWA che il rappresentante di ISPRA, che era lì per presentare appunto il lavoro di collezione dati che annualmente l’Istituto faticosamente svolge per produrre il “Rapporto annuale sui Rifiuti Urbani”, dovette ammettere che effettivamente quello cui si trovavano annualmente di fronte era un rompicapo pazzesco, tanto i dati erano tra loro disomogenei.

In effetti l’unico strumento che dovrebbe avere un fondamento comune è il MUD, che però è largamente insufficiente per ottenere dati minimamente raffinati ed utilizzabili. Per questo sono state appunto elaborate le più svariate metodologie per arrivare a numeri più attendibili, a cominciare dall’annosa e mai risolta questione della disaggregazione per frazioni delle raccolte “multimateriale”.

il 26 maggio scorso il MATTM ha finalmente emanato un decreto la cui titolazione suonava incoraggiante: “Linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”, con il dichiarato proposito di dare attuazione a quanto previsto dall’art. 205, comma 3-quater del d.lgs. 152/06. Ci si potevano aspettare almeno due cose: che venisse in qualche modo definita (e circoscritta) la nozione di “raccolta multimateriale” e che si individuasse un criterio univoco, seppure generale, lasciando poi magari alle singole regioni la fissazione dei coefficienti di riduzione, per passare dalla raccolta “lorda” a quella “netta”, ossia per evitare che raccolte gravemente inquinate da frazioni estranee destinate poi allo smaltimento come rifiuto indifferenziato “gonfino” artificiosamente i dati di raccolta.

Per inciso, non si tratta di una preoccupazione peregrina: per stare alla frazione più complessa, che come sempre è la plastica, basta andare a confrontare i dati forniti da insospettabili Regioni del Nord del Paese con quelli verificati ad ingresso impianto dal Consorzio COREPLA: i primi arrivano ad essere superiori come minimo del 30%, normalmente almeno del 50, talvolta addirittura del 100%. Il motivo è presto spiegato: le Regioni tendenzialmente assumono il dato lordo del materiale conferito agli impianti di primo conferimento (d’altronde, lì arriva iil MUD dei comuni…), dove invece la raccolta viene “pulita” con perdite comprese tra il 25 e il 50 pe cento. Se prevedono coefficienti di abbattimento per la frazione estranea, questi sono largamente sottostimati, così che, soprattutto per il “multimateriale”, i dati reali sono inevitabilmente lontanissimi (e peggiori) da quelli “ricostruiti” per la contabilizzazione ufficiale.

Non aver poi mai voluto dare una propria veste ufficiale e definita al “multimateriale” fa sì siano teoricamente (ma neanche troppo, in fin dei conti..) possibili casi-limite in cui facendo una raccolta della frazione umida e una della frazione  secca (spacciata per “multimateriale”, una specie di “super-multi”…) ci si avvicini pericolosamente al 100% di raccolta differenziata, con grande soddisfazione di amministratori e media, peccato che poi di quel “quasi 100” la quota effettivamente recuperata è un terzo o poco più, quando non finisce comunque tutto in discarica perché talmente inquinato da non essere lavorabile.

A fronte di queste criticità, ci si poteva aspettare che il MATTM, nell’emanare finalmente il tanto atteso decreto, affrontasse e risolvesse una volta per tutte queste criticità, lavorando così per assicurare credibilità e razionalità all’intero sistema, nonché, oltretutto, per rendere al contempo giustizia a chi lavora bene (e spesso proprio per questo è costretto a portare risultati meno eclatanti) e sbugiardare i troppi che gonfiano dati e petto con raccolte che di differenziato hanno davvero poco.

Aspettative andate in fumo: nel D.M. e nei documenti allegati non c’è una parola sulla qualità, solo una metodologia di base ovvia, preoccupata di porre un freno alle stantie polemiche se “verde da sfalci”, rifiuti da pulizia stradale, ingombranti e compostaggio domestico debbano o meno entrare nel computo della raccolta differenziata. Che poi il materiale raccolto sia bello o brutto, riciclabile o meno, è una preoccupazione che non tocca il Ministero.

Evidentemente anche al MATTM pensano che la cosa più importante sia giocare con le percentuali di r.d. per poterle esibire come un trofeo (e per abbattere l'”ecotassa” sulle discariche…): proprio l’attitudine “raccogliona” che rischia di rendere la raccolta differenziata un moloch costoso e poco performante, un feticcio e non uno strumento…

Complimenti!

 

 

 

 

]]>
http://www.hub15.it/e-la-montagna-partori-il-topolino-anche-il-mattm-e-raccoglione/feed/ 0
Expo e imballaggio: un’occasione persa? http://www.hub15.it/expo-e-imballaggio-unoccasione-persa/ http://www.hub15.it/expo-e-imballaggio-unoccasione-persa/#respond Tue, 20 Oct 2015 10:35:29 +0000 http://www.hub15.it/?p=15721 IO

L’Expo sta finendo, ma qui non se ne va un anno, come cantavano i Righeira: se ne va un’occasione irripetibile, non ce ne sarà un altro per riassaporare “stessa spiaggia, stesso mare”, tanto per restare nell’italico orizzonte canzonettaro.

C’è stato un grande assente in questa fantasmagorica, bellissima e contraddittoria kermesse: l’imballaggio. Parlare di cibo senza focalizzarsi (anche) sull’imballaggio è un po’ come guardare un gran premio di Formula 1 senza mai soffermarsi sugli pneumatici. L’imballaggio è una componente fondamentale della catena di produzione e distribuzione dei moderni prodotti alimentari, e gioca un ruolo decisivo nella loro conservazione, contribuendo così a prevenire lo spreco alimentare. Che poi lo stesso imballaggio sia “causa” dell’aumento dei rifiuti (ma anche di una riduzione di quelli composti da alimenti) è una contraddizione che meritava di essere messa in piena luce.

Si può arrivare a dire che l’imballaggio, in quel contesto, avrebbe meritato un suo “cluster”, ma anche senza arrivare a tanto, le occasioni non mancavano.

Certo complimenti a CONAI per aver svolto con grande sapienza e anche creatività la sua funzione primaria di garante dell’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio prodotti in un contesto così bulimico e complesso, affiancando Expo ed AMSA – Gruppo A2A nella corretta gestione dei rifiuti e nella sensibilizzazione attraverso la bella idea del “contatore ambientale” e l’efficace campagna di comunicazione che l’ha accompagnato, ma c’erano probabilmente altri territori meno “operativi” e più “strategici” che potevano essere percorsi.

Basta pensare all’inquietante deserto degli enormi stand di Confindustria e, soprattutto, Federalimentare: anche in giornate in cui si è fatta una coda chilometrica persino per comprare un cono gelato, lì si è sempre entrati agili e veloci. In entrambi ci sarebbe stato spazio abbondante per dare vita ad una collaborazione che portasse alla creazione di una sezione ragionata sul packaging alimentare, riproponendo così , ovviamente in scala ridotta, l’eccezionale ricchezza di spunti, di informazioni e di suggestioni che la spettacolare mostra Package, organizzata da CONAI  nel 2002 alla Città della Scienza di Napoli Bagnoli, aveva offerto, al di là di alcune discutibili scelte tecniche espositive che ne impedirono il successivo riuso itinerante.

Era una grande occasione per uscire dallo stereotipo dell’equazione “imballaggio=rifiuto=spreco”, aprendo ad una “cultura del dubbio”   che allargasse l’orizzonte inserendo elementi di complessità e stimolasse un’approccio meno schematico ed ideologico alla fondamentale tematica della “prevenzione dei rifiuti”. Uno spazio di riflessione e di didattica che sicuramente avrebbe attratto più delle “vetrinette” di aziende italiane disparate con cui è stato riempito il grande stand di Federalimentare (alcune , ironia della sorte, anche produttrici di imballaggi, per altro).

ERA una grande occasione, appunto….

]]>
http://www.hub15.it/expo-e-imballaggio-unoccasione-persa/feed/ 0
Quando l’ideologia finisce in discarica….. http://www.hub15.it/quando-lideologia-finisce-in-discarica/ http://www.hub15.it/quando-lideologia-finisce-in-discarica/#respond Wed, 30 Sep 2015 14:00:29 +0000 http://www.hub15.it/?p=15717 Logo_Amici_della_Terra

I “5 Stelle” di Livorno scoprono che governare è difficile e non permette di spararle grosse come pescatori al bar…

E’ così che “rifiuti zero” si trasforma magicamente in “discariche (almeno) una”, quando il vero obiettivo credibile e raggiungibile nell’immediato sarebbe proprio “discarica zero”.

Grazie agli” Amici della Terra”, allo storico ambientalista Beniamino Bonardi e a “l’Astrolabio” per averci offerto questa chicca che fa riflettere.

Qui sotto trovi il link a “l’Astrolabio”:

http://astrolabio.amicidellaterra.it/node/804

 

 

]]>
http://www.hub15.it/quando-lideologia-finisce-in-discarica/feed/ 0
Si parte http://www.hub15.it/si-parte/ http://www.hub15.it/si-parte/#respond Wed, 09 Sep 2015 15:28:54 +0000 http://www.hub15.it/?p=15686 IO

Questo è il primo articolo del blog di HUB15: l’auspicio è di offrire uno spazio utile, in grado di fornire informazioni e di suscitare dibattito. Da parte nostra ci impegniamo a essere costanti nelle pubblicazioni, evitando possibilmente di diventare assillanti. Cercheremo soprattutto di commentare quello che si muove sui terreni che sono propri ad HUB15, una “piccola impresa” orientata legittimamente al business, ma che non vuole rinunciare ad esprimere valutazioni anche non strettamente legate alle sue politiche commerciali. Pensiamo infatti che proprio perché le “idee” e le “esperienze”, insieme ai “progetti” e alle “parole”, sono il nostro vero patrimonio, sia opportuno non sottacerle, ma piuttosto metterle a disposizione di tutti, per creare una cultura condivisa.

]]>
http://www.hub15.it/si-parte/feed/ 0